Il servizio si occupa dell’accoglienza di donne sole, gestanti e/o con figli minorenni, di donne vittime di violenza in genere, di donne extra comunitarie vittime del trafficking .
Ognuna di loro sperimenta una situazione di fragilità personale e/o famigliare.
Le donne possono essere accolte sole o con i loro figli ( minori ) che vengono accompagnati nella crescita in ogni aspetto della loro vita.
Per ognuna di loro vengono elaborati progetti individualizzati in cui l’ascolto, l’accoglienza, hanno come prerogative il saper riconoscere, individuare il disagio vissuto, e rispondere alla richiesta di auto e di sostegno.
Ogni donna viene considerata una persona con una propria vita, dei sogni, bisogno di affetto, bisogno di crescere, di avere serenità,di uscire da una condizione di vittima per diventare una cittadina, capace di assumersi la propria responsabilità e di riappropriarsi della propria vita, capace di instaurare relazioni significative e di essere una buona madre e un genitore attento ed autorevole, con delle potenzialità da valorizzare unite a delle debolezze da non sottovalutare
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L’équipe articola strategie in grado di far interagire sistemi di protezione, accoglienza, integrazione sociale e lavorativa.
La vita comunitaria non viene considerata dall’èquipe una condizione di appoggio agli interventi educativi, ma l’essenza degli interventi, attraverso una strutturazione della vita quotidiana finalizzata a costruire occasioni di supporto alle carenti funzioni dell’io.
Tutta l’organizzazione della vita comunitaria, dalla scelta degli spazi fisici, alle attività del tempo libero, alle attività di mediazione culturale, agli spazi in cui mamma e bambino possono svolgere attività ludiche, agli avvenimenti della vita quotidiana, deve essere considerato intervento di carattere globale a favore delle ospiti, della loro crescita e del raggiungimento della loro autonomia e integrazione sociale.
Creare un clima di familiarità imperniato sulla consapevolezza dell’importanza della conoscenza di sé e della apertura agli altri e alle altre culture, attraverso molteplici occasioni di dialogo e di confronto ( non solo interno ma anche esterno ) è considerato importantissimo da un punto di vista educativo.
La convivenza di utenti con situazioni e culture differenti necessita di un progetto flessibile e differenziato.
Attraverso l’esperienza relazionale e comunicativa di gruppo si offrono opportunità di conoscenza e di rielaborazione dei propri vissuti.
Gli obiettivi educativi vengono raggiunti anche grazie ad un lavoro di rete che ha portato alla valorizzazione di tutte le risorse del territorio e al coinvolgimento di tutti i soggetti significativi.
Il territorio viene infatti considerato luogo di vita,di appartenenza,di normalità,considerazione fondamentale nella progettazione della fase conclusiva dei percorsi di accoglienza che prevede nella maggioranza dei casi l’inserimento sociale, lavorativo ed abitativo.
La comunità in caso di necessità progetta anche dei percorsi di semi autonomia che permettono di sostenere le ospiti più deboli nel difficile passaggio dalla vita comunitaria all’integrazione sociale.